2 • Colloquio di selezione.


Finalmente il gran giorno è arrivato: IL COLLOQUIO DI SELEZIONE! 
Oggi è il giorno decisivo, partirò? o resterò qui? 
La motivazione sicuramente non manca, ma la paura c’è lo stesso. 
Alla fine, perchè non dovrebbero prendermi? Sono simpatica (no?) e cercherò di comportarmi come una persona normale. 
Comunque, il 14 dicembre 2015 sarà una data che non dimenticherò facilmente:

00:30 i miei genitori non hanno ancora compilato i fogli della WEP per il colloquio, ho il ciclo che scorre come un fiume in piena (grazie dio per avermi fatto donna) e, per chiudere in bellezza, mi si è azzeccato TUTTO il burro cacao sotto al culo, poichè ho avuto la fantastica idea di sedermici sopra; ho quindi sporcato tutto il pigiama e il letto (applausi)
09:15 sveglia, doccia, colazione, piastra, trucco, che mi metto? panico, farò tardi? sicuramente. 
io fantastica mentre dormo

10:40 in viaggio verso Roma, con la mia migliore amica, mia madre ed il padre della mia migliore amica. Quasi non ci penso che tra poco sarà il momento più importante della mia vita. Ho passato metà viaggio dormendo, l’altra metà ridendo: ho pianto dalle risate ed ora sembro una zingarella, perfetto! 
 13:50 sotto l’ufficio della WEP, il panico. Iniziano le figure di merda: sotto il palazzo c’erano due signori, ed io non facendoci caso urlo con tutta la mia finezza napoletana quanto ero in ansia e quanto era inopportuno andare a mangiare in quel momento (mamma ma t par o cas? ij n’at poc e m cac sott e tu pienz a magnà); ebbene, quelle due persone erano le stesse che mi hanno fatto il colloquio di selezione (applausi2). Comunque sono la prima, e devo aspettare almeno un quarto d’ora prima di iniziare.
14:15 dopo i primi momenti di ansia totale, fissando uno schermo che riproduceva immagini di ragazzi felici i America, decidono di farci iniziare: essendo tre ragazzi, due vanno a fare i colloqui orali e a me tocca il test scritto:

-ELTIS Test: 24 domande di comprensione di alcuni ascolti e altre 24 di comprensione scritta abbastanza semplici. Ti danno un IPod, ti spiegano cosa fare e poi ti abbandonano al tuo destino; Fortunatamente il ragazzo della WEP era simpaticissimo e mi ha fatto passare la paura, anche se il test era così lungo che quasi mi addormentavo; io ci ho messo 50 minuti per terminare il test.
-Colloquio in inglese: iniziano chiedendoti lo spelling del nome, i tuoi hobby, cosa ti aspetti dal paese in cui andrai, cosa si aspetterà l’Host Family da te, la tua classe in America (ho fatto una figura di merda, per chi non lo sapesse il terzo liceo corrisponde alla decima classe), quanto sei motivato da uno a trenta ed una lista di aggettivi (1/3 di essi non li ho capiti) per descrivere la tua famiglia. La signorina della WEP era tanto carina quanto incapace a parlare, si mangiava le parole e capivo pezzetti di frasi; è durato circa 15 minuti.
-Colloquio con la psicologa: il più temuto! Ti fanno domande sul foglio compilato dai tuoi genitori, cercando di metterti in difficoltà e di mostrarti gli aspetti più negativi dell’anno all’estero. La psicologa era simpatica, inizialmente stava molto sulle sue ma poi abbiamo scherzato sulle cose che avevano scritto i miei genitori (situazione più critica vissuta da vostra figlia: la maestra dell’asilo che la obbligava a mangiare anche se non voleva). Mi sono sentita abbastanza a mio agio, anche se quella donna era pronta a ritorcerti contro ogni parola che pronunciavi. I ragazzi prima di me sono stati lì dentro quasi un’ora, io in 15 minuti avevo finito; non so se è una cosa positiva, ma spero di si. 
lo zainetto (antisesso) e la penna (fottuta)

16:15 ho già finito tutto, mi hanno dato lo zainetto della WEP con i cataloghi (mi sono anche fregata una penna), ed il ragazzo che mi ha spiegato lELTIS Test mi ha salutata dicendomi di stare tranquilla e di non preoccuparmi (tranquillissima, è solo il colloquio più importante della mia vita), lui correggerà il mio test e tra 7-10 giorni avrò lesito del colloquio.
In breve, in due orette e mezza avevo finito tutto.

Non è nulla di tragico come invece mi aspettavo, ma se non mi prendono credo che darò fuoco allo zainetto.
Ora “inizia la mia attesa”, come mi hanno detto quelli della WEP; 
spero solo sia un’attesa breve.

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