6 • Legami ed incontri. (17/01/16)

LEGAME: s. m. [dal lat. ligamen, der. di ligare legare] - rapporto o vincolo affettivo, che comporta reciproca fedeltà, oppure limitazione della liberà individuale.

Essere un Exchange Student significa molte cose: cambiamenti, crescita, novità, attese, ansie... è tutto un susseguirsi di emozioni difficili da controllare, emozioni che possono capire solo coloro che si trovano nella tua stessa situazione. 
Un appiglio importante su cui appoggiarsi possono essere gli amici, ma, allo stesso tempo, come possono aiutarti se non possono provare sulla loro pelle le tue stesse emozioni? 
Semplicemente, non possono. Non possono capire l’ansia pre e post colloquio, lo stress del WEP Book, l’attesa infinita e la gioia che (si spera) ci aspetterà una volta partiti.

Per questo, un ruolo fondamentale in quest’esperienza che sto per affrontare lo stanno svolgendo sessantaquattro ragazzi completamente diversi, perfettamente sconosciuti, legati dalla voglia di viaggiare, di conoscere, di esplorare... e da un gruppo su Whatsapp: “Weppini 2016/17”.

Mi aggiunsero in questo gruppo a novembre, che credevo servisse unicamente per scambiarsi piccole informazioni sul WEP Book o altro... E invece, in pochi mesi mi sono ritrovata a parlare 24 ore su 24 con questi ragazzi di argomenti assurdi (e quando dico assurdi, intendo davvero assurdi), a fare videochiamate su Oovoo, ad impazzire per ogni minima cosa, a morire dalle risate ad ogni ora del giorno, e a condividere ogni parte di me stessa.
In pochi mesi sono riuscita a sentirmi parte di un qualcosa di immenso, conoscendo ragazzi diretti in svariate parti del mondo, ragazzi con i miei stessi dubbi, con le mie stesse preoccupazioni e con il mio stesso entusiasmo.

Da qualche parte ho letto che tra Exchange Students sembra conoscersi da una vita intera. 
Prima non capivo come fosse possibile, alla fine restiamo pur sempre sconosciuti, no?
Ma con questo gruppo di sconosciuti ho legato più di quanto abbia mai legato con persone che vedo ogni giorno da anni interi, come se fossero amici di infanzia, con i quali posso essere liberamente me stessa, perché tanto chissenefrega mi accetteranno comunque!

Non avrei mai pensato che persone con le quali si può parlare unicamente tramite telefono o computer potessero entrare a far parte della mia vita in questo modo, e ne sono davvero felice.

Si è venuto a creare un legame fortissimo, tenuto stretto da tante piccole cose ci accomunano, ma che ci rendono anche profondamente diversi l’uno dall’altro, e spero che questo gruppo sia solo l’inizio di una splendida amicizia.

A proposito di incontri, invece, volevo brevemente parlare del 17 gennaio 2016 (un mesetto in ritardo forse, complimenti), quando a Roma ho passato una giornata con altri quattro futuri Exchange Students: Elena, Francesco, Marco e Ludovica.
gente disagiata che girava per Roma con coroncine sospette
Alle 8.50 io e Francesco siamo saliti su un treno per Roma, dove alla stazione abbiamo incontrato Elena (e mangiato un panino e delle patatine dal McDonald alle 10 del mattino), per poi raggiungere Marco e Ludovica vicino Piazza San Pietro ed incamminarci verso una meta indefinita.
Abbiamo passato una giornata tra McDonald, Burger King, Colosseo e Pantheon. Il tutto accompagnato dalle foto di Elena e Francesco, fotografi improvvisati. E, per dimostrare la nostra classe, abbiamo anche preso un tea delle cinque (che ha fatto perdere il treno a Elena).
Alle 20 siamo saliti sul treno per tornare a Napoli, ma per concludere in bellezza una giornata perfetta siamo passati prima dal McDonald (come se non avessimo mangiato abbastanza) e abbiamo brevemente letto oroscopi e incantesimi vari (io e Francesco stiamo pensando di diventare due streghe).

Spero che voi futuri Exchange (come se mi seguisse qualcuno) riusciate ad instaurare un’amicizia così bella, un gruppo così affiatato, che vada oltre l’esperienza che vi rende tutti uguali.

La WEP mi ha dato la possibilità di vivere il mio sogno, e sarà un’esperienza ancora più bella grazie a questi ragazzi che non dimenticherò mai, che mi accompagneranno (spero) nel corso di questo nuovo anno.
Grazie mille ragazzi, vi voglio davvero bene! Siamo un piccolo gruppo di persone disagiate!




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